Perché NO

Perché NO all’impianto Eolico IMPERIA MONTI MORO E GUARDIABELLA:

  • Perché la bellezza di queste montagne che si tuffano in mare è un bene comune da tutelare, così come la storia e il presente delle comunità che le abitano.
  • Perché prevede opere che mettono fortemente a rischio il fragilissimo equilibrio idrogeologico di questi crinali, e minacciano di intralciare il complesso sistema delle acque sotterranee da cui dipende il nostro approvvigionamento.
  • Perché la logistica della fase di cantiere (49.000 viaggi di mezzi pesanti) e dei numerosissimi (più di 352) e delicatissimi trasporti speciali delle enormi e pesantissime componenti degli aerogeneratori sarebbe fortemente nociva per la salute e la sicurezza pubblica, e creerebbe un insuperabile disagio alla già fragile viabilità provinciale (il piano di trasporto previsto è fantascientifico!).
  • Perché si sono investite tante energie e tanto denaro di tutti noi per la valorizzazione di questi borghi, valli e montagne, per accettare di vedervi metter sopra una lunga fila di mega-mulini a vento, collegati da una strada più larga dell’Aurelia.
  • Perché nuove strade e fondamenta delle pale spazzerebbero via importanti siti archeologici e testimonianze storiche della vita su questi monti.
  • Perché apporterebbe decisamente più danni e disagi (temporanei e permanenti), che benefici alle popolazioni, alle attività e al turismo del territorio.
  • Perché ha tutti i connotati di un’operazione speculativa con fondi pubblici (PNRR) e non di un’attività realmente ed efficacemente produttiva.
  • Perché la Regione Liguria ha indicato questi crinali come non idonei a ospitare impianti eolici e per i tanti vincoli che li caratterizzano (idrogeologico, paesaggistico, ambientale).
  • Perché per legge non si può fare alcuna opera su aree recentemente percorse dal fuoco, come sono purtroppo molte zone interessate dal progetto.
  • Perché non c’è traccia di garanzie concrete che l’impianto sarà temporaneo e verrà smontato dopo 30 anni, come dichiarato.
  • Perché esistono alternative per produrre energia da fonti rinnovabili nello stesso territorio, senza arrecare ulteriori danni a quel paesaggio che è anche ricchezza.

ecco perché il nostro no.

Non un “no pregiudiziale o ideologico”, ma

consapevole e motivato

da uno studio approfondito del progetto

e da un amore enorme per questa terra.

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